Analisi del Primo Episodio:
Che Martin sia un sadico è cosa nota, che gli sceneggiatori de Il trono di spade siano diabolici non è una novità ed hanno confermato la loro cattiveria nella prima puntata della sesta stagione sei.
Tutto il mondo (per la precisione la prima puntata della nuova stagione è stata trasmessa in contemporanea in ben 173 paesi) ha atteso per mesi, con ansia e angoscia, il nuovo episodio solo e soltanto per scoprire una cosa: il destino di Jon Snow.
Che Martin sia un sadico è cosa nota, che gli sceneggiatori de Il trono di spade siano diabolici non è una novità ed hanno confermato la loro cattiveria nella prima puntata della sesta stagione sei.
Tutto il mondo (per la precisione la prima puntata della nuova stagione è stata trasmessa in contemporanea in ben 173 paesi) ha atteso per mesi, con ansia e angoscia, il nuovo episodio solo e soltanto per scoprire una cosa: il destino di Jon Snow.
Avevamo lasciato il bastardo di casa
Stark morto – o morente per i più speranzosi – dopo aver subito
un’aggressione da parte dei Guardiani della Notte, di cui lui stesso era
il Lord Comandante. Per mesi non abbiamo fatto altro che analizzare
ogni singolo dettaglio dell’aggressione: dal colore degli occhi (tutti
coloro che credono che Snow sia in realtà un discendente dei Targaryen,
figlio del Re Folle e di Lyanna Stark, hanno intravisto un lampo
violaceo negli occhi morenti di Snow, aspettandosi che, come tutti i
Targaryen, potesse quindi resuscitare dalle fiamme) a tutte le parole
dette da Melisandre nel corso dei vari episodi, nella speranza che la sacerdotessa rossa potesse farlo tornare in vita.
Tutti i fan, quindi, si aspettavano una
puntata incentrata su Jon Snow e sul suo ritorno in vita, ma invece così
non è stato. Nel nuovo episodio non succede nulla di eclatante al corpo
di Snow: il Lord Comandante dei Guardiani della Notte non torna in
vita, ma il suo cadavere non viene neanche distrutto, di conseguenza il
nuovo episodio non dà di fatto una conclusione di nessun genere alla
vicenda Snow, ma anzi prolunga solo l’attesa.
Gli sceneggiatori, infatti, hanno deciso
di spostare l’attenzione di questa prima puntata su altri personaggi e
su vicende lontane da Snow, da un lato sulla Casa Martell e dall’altro
su Sansa. E finalmente Sansa ha il suo momento di gloria,
merito soprattutto di Brienne che riesce a liberare la giovane Lady di
Grande Inverno (per una volta Brienne si trova al posto giusto al
momento giusto), concludendo così la missione che le era stata affidata
da Catelyn Stark. Di fatto lo scambio di giuramenti tra le due donne è
la scena più emozionante della prima puntata nella nuova stagione,
perché, oltre a dare finalmente un senso al lungo percorso compiuto da
Brienne per portare a termine il suo voto, segna un punto di svolta nel
percorso di Sansa che sembra aver trovato il nerbo necessario per non
essere più una vittima manipolata ed indifesa.
Ovviamente non poteva mancare una morte
per aprire come si deve la nuova stagione: vittima di Martin è la
giovane Myrcella Baratheon, figlia di Cersei. Una morte decisamente
attesa, annunciata dal finale della quinta stagione e che porta a
compimento la prima parte della profezia che la strega Maggy aveva fatto
a Cersei, quando la bella bionda era ancora una ragazzina: come
previsto, infatti, Lady Lannister sopravvive a tutti e tre i suoi figli.
Resta quindi in sospeso la seconda parte della profezia: Maggy aveva
previsto che il “valonqar” (“fratello minore” in Antico Valiriano)
avrebbe stretto le sue mani attorno alla gola di Cersei. Sarà quindi
Tyrion ad uccidere la sorella o sorprendentemente sarà Jaime a porre
fine alla vita di Cersei?
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